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Alla scoperta dei castelli gualdesi

Immaginiamo una valle impervia attraversata da un fiume, fitti boschi che ricoprono le colline circostanti, e arroccati sulle alture, quasi nascosti dalla vegetazione, tanti borghi fortificati racchiusi nelle loro alte mura. Sentinelle di un mondo, quello medioevale, fatto di pericoli e di insidie. Piccoli microcosmi, un tempo pulsanti di vita e oggi addormentati in un sonno malinconico, rimangono a vegliare i boschi e le valli, raccontando un passato di lotte, di tradizioni e di piccole cose.
Un vero viaggio, quello che ci offre il territorio di Gualdo Cattaneo, alla ricerca di storie dal fascino antico: storie cortesi, di cavalieri erranti e di dame, di boschi labirintici e di peripezie, storie di assedi e disfatte. Tutto un mondo, di simboli, di tradizioni e rituali rivive ancora oggi nei vicoli, nelle piazzette, negli angoli nascosti di questi castelli che offrono al visitatore l'occasione per assaporare un angolo di Umbria, defilato dalle mete turistiche più famose, ma ricco di fascino e di sapori!
Una vera e propria corona di piccoli castrum, a difesa del territorio attende di essere scoperta; le loro storie si mescoleranno in un vero e proprio saldi scendi tra colline di boschi, oliveti e vigneti.
La domanda sorge spontanea: perché cosi tanti castelli, in un territorio cosi piccolo? La risposta si può trovare nella collocazione geografica particolarmente strategica di queste colline, poste tra la valle spoletana e la valle del Tevere. Un vero e proprio sistema di difesa, unico nel suo genere, che rende questa zona dell'Umbria davvero originale!
Andremo alla scoperta di questi luoghi, in un vero viaggio tra sacro e profano, seguendo antichi percorsi e componendo le tante microstorie che questi piccolo borghi racchiudono!

Approfondimenti e Curiosità

Il fenomeno dell'incastellamento

La genesi dei castelli o borghi fortificati si lega ad una serie di ragioni di varia natura: nel IX sec. grazie allo sviluppo economico, all'aumento della popolazione e alla situazione di insicurezza in cui gli uomini vivevano, in tutta Italia si diffuse il fenomeno dell'incastellamento: la costruzione di castelli o borghi fortificati era finalizzata a cercare stabilità nella formazione di una comunità e a proteggersi da attacchi esterni. Nel territorio di Gualdo Cattaneo, dopo il periodo buio delle invasioni barbariche, della guerra greco-gotica e della fase del ducato longobardo di Spoleto, iniziano a formarsi, spesso in posizioni strategiche, piccoli insediamenti fortificati sulle colline intorno alle vie di comunicazione, spesso dalla tipica struttura urbanistica a chiocciola. I termini usati nel latino medioevale per richiamare queste costruzioni, furono spesso "castrum o castellum" (già i romani chiamavano castrum le loro fortificazioni di confine). Gli edifici e le abitazioni costruiti all'interno del "castrum", protette da mura e spesso da torri di avvistamento, erano chiamati "locus". Questi insediamenti potevano essere costruiti ex-novo oppure su preesistenze più antiche. Solo nel XII sec. i castelli divennero dei grandi complessi di edifici con funzioni diverse: il palazzo del podestà, le abitazioni per gli abitanti e per i soldati, le stalle per gli animali e le botteghe. Gli edifici, serrati all'interno erano protetti da mura e da torri, con le varie porte di accesso: spesso vi era una torre principale detta "dominiorum" o "mastio": era una torre molto robusta che doveva servire come ultima difesa nel caso in cui i nemici riuscissero ad entrare nella cinta muraria. Conteneva rifornimenti e spesso divenne l'abitazione del signore. Nel castrum c'era anche una cappella per la cura delle anime. Con l'aumento della popolazione attorno al villaggio fortificato venne costruito il "burgus" o "borgo", intorno al quale si estendeva il "fundus", cioè tutto il territorio dipendente dal castello, compresa la parte agricola e boschiva. Un aspetto particolarmente interessante dei castelli divenuti in pieno medioevo dei veri e propri comuni, consiste nell'essersi dotati di uno Statuto comunale, straordinario strumento di autonomia socio-economica.
Castello di Barattano
Castello di Barattano
Castello di Ceralto
Castello di Ceralto
Castello di Cisterna Alta
Castello di Cisterna Alta
Castello di Forte Sorgnano
Castello di Forte Sorgnano
Castello di Grutti
Castello di Grutti
Castello di Gualdo Cattaneo
Castello di Gualdo Cattaneo
Castello di Marcellano
Castello di Marcellano
Castello di Pomonte
Castello di Pomonte
Castello di Pozzo
Castello di Pozzo
Castello di San Terenziano
Castello di San Terenziano
Castello di Saragano
Castello di Saragano
Castello di Simigni
Castello di Simigni
Castello di Speltara
Castello di Speltara
Castello di Torri
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